A solo quindici chilometri da Cortona sorge l'abbazia di Farneta, un piccolo gioiello preromanico posto nella campagna toscana in provincia di Arezzo.
Il suo nome deriverebbe da "quercus farnia", cioè "quercia gentile".
abbazia di Farneta |
Furono i monaci Benedettini a fondarla su una piccola collinetta ed a dedicarla alla Madonna dell'Assunta.
L'abbazia visse un periodo di splendore tra il IX e il XIV secolo.
Poi il monastero passò agli abati Commendatari e nel 1500 ai monaci Olivetani.
Nel 1525 l'imperatore Carlo V visitò l'abbazia e così fece il Papa Clemente VII nel 1533.
fianco esterno della chiesa abbaziale |
Solo tra il 1940 e il 1944 fu riportata allo stile romanico grazie a Don Sante Felici.
La facciata attuale non è quella originale, che fu abbattuta nel XVIII secolo: la navata della chiesa era un tempo più lunga (di ben 14m).
facciata della chiesa abbaziale |
Un campanile a vela ha sostituito l'originale campanile abbattuto nel '800, che era addossato al transetto di sinistra.
attuale campanile a vela |
punto in cui sorgeva il campanile originale |
L'interno è a croce latina senza capo, cioè a forma di T (tau), ad una sola navata con transetto sporgente con cinque absidi: due absidi sono alle testate del transetto, mentre sulla parete di fondo se ne aprono tre.
Il loro orientamento è verso est, cioè verso la luce, cioè a Dio.
le tre absidi di fondo del transetto esternamente |
navata unica della chiesa |
navata della chiesa con i segni delle cappelle |
Alcune cappelle laterali furono chiuse nel '200.
presbiterio |
fonte battesimale |
Tre sono gli affreschi presenti nel transetto di destra, opera di Tommaso Bernabei detto Papacello, commissionati all'artista perché i Santi raffigurati facessero cessare un'epidemia di peste.
affresco con la Madonna di Loreto col Bambino, S.Rocco e S.Sebastiano |
S.Lucia vergine e martire (a sinistra) e S.Pietro martire (a destra) |
In ato vi è lo stemma della famiglia Passerini, da cui l'abate commendatario di Farneta, Silvio Passerini proveniva.
In un altro affresco si trova rappresentata S.Lucia, vergine e martire di Siracusa.
Nel terzo affresco è raffigurato S.Pietro martire, primo frate domenicano martirizzato.
Nel transetto sinistro vi è un tabernacolo in pietra arenaria.
Mediante una scala posta nel transetto si può accedere alla sottostante cripta.
Dopo 350 anni è stata liberata nel 1940 dalle ossa dei morti di peste del XVI secolo e dai detriti.
ingresso alla cripta |
cripta: cella centrale |
colonne della cripta |
colonne della cripta |
colonna interrata della cripta |
un capitelo della cripta |
volte a botte della cripta |
colonna di granito rosso di Assuan |
capitello con Acheloo |
Una di queste colonne è in granito rosso egiziano con basamento in travertino.
Il capitello raffigura un Acheloo, una testa di toro con faccia.
Le due celle laterali della cripta sono a forma di trifoglio, mentre quella centrale è a forma di quadrifoglio.
Accanto all'abbazia si trova un pozzo antico, i resti di un antico mulino e una parte di una parete di una casa costruita in argilla e acqua.
reperti posti fuori della chiesa: base di mulino, pozzo e parete di una casa |
CONCLUSIONE
Un'abbazia che sembra nascondersi nella campagna.
Chi all'improvviso la vede spuntare non lontana dalla strada, viene attirato dalla sua semplicità.
Lo stile preromanico ne fa un vero gioiello architettonico.
Affascinante la cripta con le sue antiche e diverse colonne.
Un oasi di pace.
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