martedì 9 giugno 2015

La preromanica Abbazia di Farneta


A solo quindici chilometri da Cortona sorge l'abbazia di Farneta, un piccolo gioiello preromanico posto nella campagna toscana in provincia di Arezzo.

Il suo nome deriverebbe da "quercus farnia", cioè "quercia gentile".

abbazia di Farneta
Sembra abbia avuto origini longobarde, ma anche se nel 1014 ne è documentata l'esistenza, sembra essere stata costruita nel IX/X secolo.
Furono i monaci Benedettini a fondarla su una piccola collinetta ed a dedicarla alla Madonna dell'Assunta.

L'abbazia visse un periodo di splendore tra il IX e il XIV secolo.

Poi il monastero passò agli abati Commendatari e nel 1500 ai monaci Olivetani.
Nel 1525 l'imperatore Carlo V  visitò l'abbazia e così fece il Papa Clemente VII nel 1533.

fianco esterno della chiesa abbaziale
Dopo essere passata nel 1780 ai preti Secolari, nel 1799 fu soppressa da Pietro Leopoldo.
Solo tra il 1940 e il 1944 fu riportata allo stile romanico grazie a Don Sante Felici.

La facciata attuale non è quella originale, che fu abbattuta nel XVIII secolo: la navata della chiesa era un tempo più lunga (di ben 14m).

facciata della chiesa abbaziale
Sulla destra del portale si trova una colonna di granito cenerino orientale con capitello con iscrizioni (una copia dell'originale che oggi si trova a Firenze), mentre il capitello della colonna romana posta alla sua sinistra è conservato ad Arezzo.

Un campanile a vela ha sostituito l'originale campanile abbattuto nel '800, che era addossato al transetto di sinistra.

attuale campanile a vela
punto in cui sorgeva il campanile originale






















L'interno è a croce latina senza capo, cioè a forma di T (tau), ad una sola navata con transetto sporgente con cinque absidi: due absidi sono alle testate del transetto, mentre sulla parete di fondo se ne aprono tre.
Il loro orientamento è verso est, cioè verso la luce, cioè a Dio.

le tre absidi di fondo del transetto esternamente
Un tempo queste absidi, che erano fiancheggiate da nicchie (rimosse nel 1924 perché credute non presenti nella struttura originale della chiesa), avevano un aspetto trilobato.

navata unica della chiesa
navata della chiesa con i segni delle cappelle
Il muro interno è in pietra e il presbiterio è elevato.
Alcune cappelle laterali furono chiuse nel '200.

presbiterio
L'acquasantiera a forma di conchiglia è XVI/XVII secolo, mentre il fonte battesimale di forma esagonale è del XVIII secolo; entrambe sono in pietra arenaria.

fonte battesimale
Accanto si trova una tela raffigurante il Battesimo di Cristo del XIX secolo di D.Martini.

Tre sono gli affreschi presenti nel transetto di destra, opera di Tommaso Bernabei detto Papacello, commissionati all'artista perché i Santi raffigurati facessero cessare un'epidemia di peste.

affresco con la Madonna di Loreto col Bambino, S.Rocco e S.Sebastiano

S.Lucia vergine e martire (a sinistra) e S.Pietro martire (a destra)
In un affresco è raffigurata la Madonna di Loreto col Bambino, S.Rocco e S.Sebastiano, e s'intravedono l'abbazia di Farneta e la palude della Valdichiana con l'attracco delle barche.
In ato vi è lo stemma della famiglia Passerini, da cui l'abate commendatario di Farneta, Silvio Passerini proveniva.

In un altro affresco si trova rappresentata S.Lucia, vergine e martire di Siracusa.

Nel terzo affresco è raffigurato S.Pietro martire, primo frate domenicano martirizzato.








Nel transetto sinistro vi è un tabernacolo in pietra arenaria.

Mediante una scala posta nel transetto si può accedere alla sottostante cripta.
Dopo 350 anni è stata liberata nel 1940 dalle ossa dei morti di peste del XVI secolo e dai detriti.
ingresso alla cripta
La cripta ha mantenuto le sue forme originali: tre celle con volte a botte e a crociera, sorrette da colonne con capitelli romani di spoglio.

cripta: cella centrale
colonne della cripta
colonne della cripta


colonna interrata della cripta
un capitelo della cripta
volte a botte della cripta
colonna di granito rosso di Assuan
capitello con Acheloo

Una di queste colonne è in granito rosso egiziano con basamento in travertino.
Il capitello raffigura un Acheloo, una testa di toro con faccia.

Le due celle laterali della cripta sono a forma di trifoglio, mentre quella centrale è a forma di quadrifoglio.




Accanto all'abbazia si trova un pozzo antico, i resti di un antico mulino e una parte di una parete di una casa costruita in argilla e acqua.

reperti posti fuori della chiesa: base di mulino, pozzo e parete di una casa

CONCLUSIONE
Un'abbazia che sembra nascondersi nella campagna.
Chi all'improvviso la vede spuntare non lontana dalla strada, viene attirato dalla sua semplicità.
Lo stile preromanico ne fa un vero gioiello architettonico.
Affascinante la cripta con le sue antiche e diverse colonne.
Un oasi di pace.

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