Alla fine del post precedente siamo arrivati alla foce del Tevere e al cosiddetto
Palazzo Imperiale , si ritorna ora sui nostri passi ripercorrendo
Via della Foce in senso inverso, e visitando i siti posti sull'altro lato della strada (divenuto di nuovo il lato destro), compresi tra questa via e il
Cardo degli Aurighi.
I principali edifici che visiteremo in questo post sono:
Caseggiato di Bacco e Arianna - Serapeum - Domus del Serapeo - Caseggiato e Mitreo della Planta Pedis - Terme della Trinacria - Casette Tipo - Magazzino dei Doli- Caseggiato di Annio - Caseggiato a Tabernae - Caseggiato degli Aurighi - Sacello delle Tre Navate - Terme dei Sette Sapienti - Caseggiato del Serapide - Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte.
Superata una collinetta, sulla quale si erge una piccola costruzione in muratura, e un magazzino annonario, non del tutto scavato, si può visitare il
Caseggiato di Bacco e Arianna, di epoca adrianea.
|
Caseggiato di Bacco e Arianna |
Su
Via della Foce, dietro ad un portico, si affacciano due negozi appartenuti all'edificio: quello d'angolo era un "bar".
|
"bar" del Caseggiato di Bacco e Arianna |
Si può accedere al caseggiato, un tempo a due piani, dal suo ingresso nella facciata orientale, entrando in una vietta (
Via del Serapide), ortogonale a
Via della Foce.
|
Via del Serapide |
Si entra in un cortile con un bacino e con portico con pilastri in mattoni sul lato nord.
|
ingresso del Caseggiato di Bacco e Arianna |
|
cortile e portico del Caseggiato di Bacco e Arianna |
|
bacino del cortile del Caseggiato di Bacco e Arianna |
|
statua nel bacino del cortile del Caseggiato di Bacco e Arianna |
|
Divinità Fluviale (dal Caseggiato di Bacco e Arianna - Museo Ostiense) |
Dietro al portico si aprono quattro stanze.
|
sale dietro il portico del Caseggiato di Bacco e Arianna |
La prima camera a nord-est era una sala da pranzo, pavimentata con un mosaico in bianco e nero dove sono raffigurati vigne, uccelli , una testa di Medusa e figure alate.
Dal disegno del mosaico si deduce che qui trovava posto un
biclinium.
|
mosaico della sala da pranzo del Caseggiato di Bacco e Arianna |
|
testa di Medusa e figure alate nel mosaico della sala da pranzo del Caseggiato di Bacco e Arianna |
Ad ovest di questa stanza ve ne era una molto più grande, adibita forse a sala riunioni.
|
grande sala del Caseggiato di Bacco e Arianna |
Il pavimento possiede un mosaico in bianco e nero con disegni floreali che circondano un pannello centrale nel quale sono raffigurati i personaggi che hanno dato nome all'edificio:
Bacco e Arianna.
|
pannello centrale del mosaico della grande sala del Caseggiato di Bacco e Arianna |
|
Bacco e Arianna nel mosaico della grande sala del Caseggiato di Bacco e Arianna |
E' anche rappresentata la lotta tra
Eros e Pan (il conflitto tra amore sacro e amor profano), alla quale funge da arbitro un vecchio Sileno.
|
disputa tra Eros e Pan giudicata da un Sileno nel mosaico della grande sala del Caseggiato di Bacco e Arianna |
La scena si svolge in una palestra, perché vi sono rappresentati su un tavolo un ramo di palma, un cratere, un'erma e una corona di fiori, i premi per il vincitore della disputa.
|
particolare del mosaico di Bacco e Arianna |
|
particolare del mosaico di Bacco e Arianna |
Fino all'inizio del IV secolo d.C. vi era un passaggio tra il
Caseggiato di Bacco e Arianna e l'adiacente
Serapeo: forse il caseggiato era il luogo in cui vivevano i sacerdoti del santuario.
Successivamente il passaggio fu chiuso e aggiunta una fontana-nicchia.
|
nicchia-fontana del Caseggiato di Bacco e Arianna |
La parte nord-ovest del caseggiato non è ancora stata scavata.
______
Limitrofo (e come già detto un tempo connesso) al
Caseggiato di Bacco e Arianna, è il
Serapeum, un piccolo tempio dedicato a
Jovi Serapidi, divinità egiziano-ellenistica derivante dal sincretismo tra Osiride-Api e Giove.
|
Serapeum |
Il tempio fu costruito tra il 123 e126 d.C.
Fu donato da un privato e inaugurato il 24 gennaio 127, compleanno dell'imperatore Adriano.
|
ingresso con portico del Serapeum |
Sulla facciata si trovava un portico d'ingresso, di cui rimangono le basi delle due colonne e le nicchie rivestite di marmo.
|
resti delle nicchie del portico d'ingresso |
Il pavimento del portico riproduceva un toro
Apis (non visibile).
|
qui doveva esserci il mosaico con la raffigurazione del toro Apis |
L'iscrizione triangolare con le parole IOVI SERAPI probabilmente si trovava sopra il portico, e venne poi riutilizzata spezzata nel pavimento dello stesso edificio.
|
iscrizione IOVI SERAPADI |
Oggi l'iscrizione è appesa sulla destra dell'ingresso sopra quella che era una cisterna, la cui acqua era attinta da una fontana posta sulla strada.
|
cisterna del Serapeum |
|
fontana sulla Via del Serapide |
Superato il portico d'ingresso si accedeva ad un cortile porticato su due lati con pilastri in mattoni che vennero rimpiazzati poi da colonne.
|
cortile porticato del Serapeum |
Del mosaico in bianco e nero con scene nilotiche del cortile sono rimasti pochi lacerti.
|
resti del mosaico con scene nilotiche del cortile del Serapeum |
|
resti del mosaico con scene nilotiche del cortile del Serapeum |
|
resti del mosaico con scene nilotiche del cortile del Serapeum |
Sotto il portico del cortile il pavimento era invece in
opus sectile.
|
opus sectile del portico del cortile del Serapeum |
Sul lato nord del portico, dove prima vi era il passaggio con il
Caseggiato di Bacco e Arianna, fu costruita un'esedra con pareti e pavimentazione in marmo, e introdotta da due colonne.
|
esedra del Serapeum |
Sopra un podio in mattoni si ergeva il tempio.
Lo si poteva raggiungere tramite una scalinata con gradini in marmo, davanti alla quale vi era un altare in marmo.
|
podio del Tempio di Serapide e altare |
Il pronao aveva due colonne in granito e un pavimento in mosaico e con alabastro e marmo (III secolo d.C.).
Gli alti podi della cella erano decorati con madreperla e agata.
|
base per una statua con iscrizione dedicatoria nel cortile del Serapeum |
|
sulla sinistra statuetta proveniente dal Serapeum ispirata a quella di Briasside in Alessandria (Museo Ostiense) |
________
Il
Serapeum era collegato
sul lato meridionale con la cosiddetta
Domus del Serapeo, costruzione di epoca adrianea.
|
Domus del Serapeo (vista da sud) |
Dal
Serapeum attraverso un portale fiancheggiato da finestre s'entrava in un'anticamera, dalla quale, oltrepassando due colonne, si poteva accedeva ad un corridoio.
Dietro il corridoio vi era una grande sala di rappresentanza, alta due volte le altre stanze, e con molte porte e finestre.
|
sala di rappresentanza della Domus del Serapeo |
Il mosaico (oggi coperto) che ornava il pavimento era costituito da 68 riquadri (se ne conservano 14), ne quali erano raffigurati uccelli, vasi, piante, maschere teatrali.
In questo sito forse s'incontravano e cenavano i membri della gilda religiosa del vicino
Serapeum.
Quando venne chiuso il passaggio col
Serapeum, lo spazio venne occupato da nicchie e da una vasca semicircolare.
|
vasca e nicchie della Domus del Serapeo |
Furono anche aggiunte delle sale sulla facciata di Via del Serapide, per creare un nuovo ingresso con portico.
|
nuovi ambienti aggiunti alla Domus del Serapeo |
|
nuovi ambienti aggiunti alla Domus del Serapeo |
_______
Proseguendo ancora su
Via del Serapide, sullo stesso lato dei precedenti edifici si trova il
Caseggiato del Mitreo della Planta Pedis.
Il caseggiato prende il nome dal
mitreo che venne istallato all'interno di una sala di epoca adrianea.
|
ingresso al Mitreo della Planta Pedis |
Il mitreo era a tre navate divise da pilastri in mattoni e aveva piccoli banchi lungo la navata centrale, al posto dei
podia.
Nella parte verticale dei banchi vi erano nicchie nelle quali sono state trovate ossa di pollo.
Ad est del mitreo vi era una stanza, con bacini e un pozzo, che fungeva da ingresso al santuario.
Il pavimento della navata centrale era ricoperto da un mosaico in bianco e nero, diviso da bande nere.
Sono rappresentati un'impronta di piede (che ha dato nome "Planta Pedis" al mitreo), e un serpente.
|
mosaico del mitreo con raffigurazione di un serpente |
L'impronta del piede era quella del piede di
Mitra, e su questa immagine posavano il loro piede gli iniziati al culto.
|
mosaico con l'impronta del piede di Mitra |
Nella parete di fondo della navata centrale vi è una nicchia in tufo, intonacata di giallo, nella quale vi è un altare a gradini.
|
altare del Mitreo della Panta Pedis |
Sul primo gradino dell'altare vi è un mosaico in bianco e nero con disegni geometrici, mentre il secondo gradino è ricoperto in marmo.
|
primo gradino con mosaico dell'altare del mitreo |
|
secondo e terzo gradino dell'altare del mitreo |
Davanti alla nicchia erano posizionate probabilmente le statue di
Cautes e di
Cautopates sopra le due basi, una di travertino e l'altra di marmo, rimaste
in situ.
E' stato ritrovato un altare in marmo con una cavità nella parte posteriore.
|
altare tra le basi per le statue di Cautes e Cautopates |
Sono stati anche trovati due frammenti di un rilievo in marmo di
Mitra che uccide il toro.
I frammenti rimasti raffigurano la
Luna e il
Sole (
in situ si trovano le copie, mentre nel
Museo Ostiense si trovano gli originali).
|
copie dei frammenti del rilievo con Sole e Luna |
|
frammenti originali del rilievo con Sole e Luna (dal Mitreo della Planta Pedis - Museo Ostiense) |
________
A chiudere
Via del Serapide si trovano degli
horrea di epoca adrianea, forse di proprietà privata, con ingresso dal
Cardo degli Aurighi.
|
ingresso principale degli horrea adrianei (visto dal Cardo degli Aurighi) |
Un corridoio centrale con pozzo divideva due file di negozi.
In alcuni ambienti a sud dell'edificio sono state costruite piccole
terme con pavimenti in mosaico.
|
piccole terme viste dall'ingresso degli horrea |
______
Bisogna ora ripercorrere
Via del Serapide in senso inverso fino all'ingresso, sul lato destro della strada, delle
Terme della Trinacria.
|
Terme della Trinacria (viste da ovest)
|
L'edificio termale fu costruito nel II secolo d.C. e restaurato durante il regno di Commodo.
Le terme avevano due ingressi.
Percorrendo un corridoio, che aveva inizio da un ingresso su
Via della Foce, si accedeva ad un vestibolo con panca.
L'altro ingresso su
Via del Serapide invece, immetteva in un ampio cortile che fungeva anche da
frigidarium delle terme, e che aveva una vasca con nicchie sul suo lato orientale.
|
cortile/frigidarium delle Terme della Trinacria |
|
vasca con nicchie del frigidarium delle Terme della Trinacria |
|
vasca del frigidarium delle Terme della Trinacria |
Dietro la parete meridionale del
frigidarium vi era il corridoio con l'immagine che ha dato nome alle terme: la Sicilia (la
Trinacria appunto), un busto femminile con tre gambe in corsa (triskéles), che s'irradiano dalla testa.
|
raffigurazione della Trinacria nel mosaico del corridoio delle Terme della Trinacria |
A sud dell'edificio vi erano gli ambienti riscaldati.
|
ambienti riscaldati delle Terme della Trinacria |
Pavimenta un'esedra un mosaico con scene marine: una
Nereide con delfini.
|
mosaico con una Nereide e delfini delle Terme della Trinacria |
|
particolare del mosaico con una Nereide e delfini delle Terme della Trinacria |
Nell'adiacente sala, un mosaico del pavimento porta davanti ad una panca la scritta STATIO CVNNVLINGIORVM, che ha avuto più di una interpretazione: forse era un luogo di prostituzione maschile o il commento ironico alle
stationes (gli uffici) del
Piazzale delle Corporazioni.
|
sala delle Terme della Trinacria con la scritta STATIO CVNNVLINGIORVM |
|
scritta STATIO CVNNVLINGIORVM del mosaico |
In un mosaico di un'altra camera sono rappresentati tre atleti parzialmente conservati.
|
mosaico con atleti in una sala delle Terme della Trinacria |
|
particolare del mosaico con atleti delle Terme della Trinacria |
|
vasche del calidarium |
|
una vasca del calidarium (impianto di riscaldamento sotto il pavimento crollato) |
Nella zona sud delle
Terme della Trinacria si trovava l'impianto di riscaldamento, mentre ruote idrauliche erano posizionate ad ovest del
frigidarium.
|
ambienti di servizio sotterranei delle Terme della Trinacria |
|
ambienti di servizio delle Terme della Trinacria |
|
ambienti delle Terme della Trinacria in cui vi erano ruote idrauliche |
_______
Tra le
Terme della Trinacria a sud e
Via della Foce a nord, si trova un
caseggiato con quattro negozi di epoca adrianea che si affacciano su un portico.
Ad est di questi negozi s'inserisce il corridoio che conduce alle
Terme della Trinacria.
Nel portico furono poi aggiunti un
ninfeo rivolto verso ovest e una piccola sala (III/IV secolo d.C.)
|
un negozio del caseggiato con dolio interrato |
_______
Continuando su
Via della Foce si trovano altri edifici commerciali e insule di diverse epoche.
|
caseggiati ed esercizi commerciali tra le Terme della Trinacria e il Caseggiato del Serapide |
Alle spalle di un altro caseggiato con negozi che si affaccia su
Via della Foce, si trovano le cosiddette
Casette Tipo.
|
Casette Tipo |
Furono costruite in epoca traianea e sono i più antichi esempi di appartamenti di tipo
medianum a Ostia.
|
strada basolata tra due blocchi di Casette Tipo |
Due blocchi di case, composte da quattro appartamenti al piano terra ognuna, sono circondati da strade.
Si accedeva agli appartamenti del piano superiore tramite scale in legno.
|
facciata di un blocco di Casette Tipo |
|
ingresso ad un appartamento medianum di una Casetta Tipo |
Ogni appartamento era composto da due sale di rappresentanza, due camere da letto, una cucina e una latrina.
_______
A sud delle
Casette Tipo, dopo un piccolo caseggiato, si trova il cosiddetto
Magazzino dei Doli.
|
Magazzino dei Doli |
Probabilmente era il laboratorio dell'adiacente
Caseggiato di Annio.
|
doli interrati nel magazzino |
E' un unico ambiente di costruzione adrianea, con 21 recipienti per il vino e l'olio interrati sollevando il livello del pavimento.
_______
L'adiacente
Caseggiato di Annio, di epoca adrianea, oltre ad essere collegato con il
Magazzino dei Doli, era un tempo collegato anche con il cosiddetto
Edificio a Tabernae, posto lungo il suo lato orientale.
|
Caseggiato di Annio (nicchia per statua nel pilastro d'angolo) |
Il caseggiato ha la sua facciata meridionale sul
Cardo degli Aurighi, ed una facciata occidentale sulla
Via di Annio.
|
facciata occidentale del Caseggiato di Annio (Via di Annio) |
|
facciata meridionale del Caseggiato di Annio (Cardo degli Aurighi) |
Nell'angolo tra la facciata occidentale (
Via di Annio) e quella meridionale (
Cardo degli Aurighi), vi è una nicchia che avrà contenuto la statua di una divinità.
Sotto le volte della balconata della facciata occidentale vi sono tre
tabulae ansatae (tavolette con ornamento a coda di rondine) fittili che compongono la scritta OMNIA FELICIA ANNI (ovvero "il commercio di Annio sta andando bene").
|
tabula ansata con la scritta FELICIA |
|
tabula ansata con la scritta ANNI |
Sulla stessa facciata vi sono due rilievi in terracotta: uno raffigura una nave con giare stoccate, l'altro un uomo tra
dolia.
|
rilievo in terracotta con nave e giare della facciata occidentale del Caseggiato di Annio |
|
rilievo in terracotta con uomo tra dolia della facciata occidentale del Caseggiato di Annio |
A nord della facciata occidentale si trova una scala esterna.
|
scala esterna del Caseggiato di Annio |
I fori nel muro della facciata indicano che vi era attaccata una struttura in legno.
|
fori di ancoraggio nella facciata del Caseggiato di Annio |
All'interno del caseggiato pilastri sorreggevano volte a crociera.
|
resti della volta a crociera in un ambiente del Caseggiato di Annio |
|
resti della volta a crociera in un ambiente del Caseggiato di Annio |
L'ambiente d'angolo tra le due vie era un "bar".
|
"bar" del Caseggiato di Annio |
L'originale funzione commerciale dell'edificio cambiò in residenziale nel III secolo d.C. con la creazione di due appartamenti, che vennero decorati con motivi architettonici, un uccello e motivi vegetali, gialli e rossi su fondo bianco.
|
interni del Caseggiato di Annio |
|
decorazioni pittoriche del Caseggiato di Annio |
|
nicchia con scaffale e decorazioni pittoriche del Caseggiato di Annio |
|
motivi architettonici e vegetali nella decorazione pittorica del Caseggiato di Annio |
_______
Ci troviamo ora sul
Cardo degli Aurighi, strada parallela a
Via della Foce, camminando in direzione del
Decumano Massimo. L'edificio adiacente (e come già detto un tempo in connessione) con il
Caseggiato di Annio è chiamato
Edificio a tabernae.
|
a sinistra della foto: facciata dell'Edificio a tabernae sul Cardo degli Aurighi |
Lungo il suo lato orientale corre la
Via Tecta degli Aurighi, una via interna attraversata da archi.
|
Via Tecta degli Aurighi (vista dall'ingresso sul Cardo degli Aurighi) |
|
Via Tecta degli Aurighi (vista da nord) |
L'edificio nacque come un doppio porticato durante il regno di Antonino Pio, con pilastri in mattoni che sorreggevano volte a crociera.
|
ambiente dell'Edificio a tabernae |
|
volte a crociera di un ambiente dell'Edificio a tabernae |
|
ambiente dell'Edificio a tabernae con bacini
|
|
bacino in un ambiente dell'Edificio a tabernae
|
|
forno in un ambiente dell'Edificio a tabernae |
Nel 200 d.C. si crearono all'interno del portico alcuni ambienti commerciali, come è testimoniato dalla presenza di tre bacini e da un forno.
Decorazioni pittoriche dell'epoca di Antonino Pio sono ancora presenti in alcuni ambienti.
|
decorazione pittorica di un ambiente dell'Edificio a tabernae |
|
decorazione pittorica di un ambiente dell'Edificio atabernae |
Nella zona più meridionale si trova una scalinata per accedere al piano superiore.
|
scala dell'Edificio a tabernae |
_______
Il grande edificio che s'incontra proseguendo sul
Cardo degli Aurighi, ad est della
Via Tecta degli Aurighi, è il
Caseggiato degli Aurighi.
|
facciata meridionale del Caseggiato degli Aurighi |
Il caseggiato, che era adibito ad appartamenti, confinava ad est con il
Sacello delle Tre Navate, a nord con le
Terme delle Sette Sapienti che a loro volta erano unite al Caseggiato del Serapide, costituendo un unico complesso abitativo autosufficiente, con botteghe, bagni termali e tempio.
|
Caseggiato degli Aurighi |
E' tra le rovine meglio conservate in altezza di Ostia Antica: i pilastri del cortile, alti oltre dieci metri, testimoniano l'aspetto a tre piani dell'edificio.
|
Caseggiato degli Aurighi |
|
Caseggiato degli Aurighi |
|
Caseggiato degli Aurighi |
L'edificio, che prende il nome da due aurighi affrescati in un corridoio del pianterreno, fu costruito durante il regno di Antonino Pio.
|
affreschi con gli Aurighi in un corridoio del Caseggiato degli Aurighi |
|
un affresco degli Aurighi del Caseggiato degli Aurighi |
|
un affresco degli Aurighi del Caseggiato degli Aurighi |
Gli ambienti del caseggiato sono disposti intorno ad un cortile centrale, caratterizzato da alte arcate, e nel quale si possono vedere sul suo lato settentrionale bacini aggiunti in un secondo tempo, come anche alcune stanze sul lato meridionale.
|
ingresso al cortile del Caseggiato degli Aurighi (visto da nord)
|
|
lato orientale del cortile del Caseggiato degli Aurighi |
|
lato settentrionale del cortile del Caseggiato degli Aurighi |
|
stanze aggiunte nel portico del Caseggiato degli Aurighi |
|
bacini aggiunti nel cortile del Caseggiato degli Aurighi |
All'interno di una di queste stanze si possono ancora vedere le pitture che la decoravano.
|
pitture in una delle stanze aggiunte nel portico del Caseggiato degli Aurighi |
Lungo i lati del cortile (tranne che per quello meridionale), vi sono corridoi porticati.
E' nel corridoio nord che si trovano gli affreschi degli aurighi.
|
corridoio porticato del Caseggiato degli Aurighi |
|
corridoio porticato del Caseggiato degli Aurighi |
Nei corridoi vi erano tre scale che portavano ai piani superiori, dove consiglio di salire per poter godere di uno spettacolare panorama sulle rovine.
|
scale d'accesso ai piani superiori del Caseggiato degli Aurighi |
Nell'appartamento del pianterreno posto a nord-ovest del caseggiato si trovano pitture del periodo di Antonino Pio (non accessibili al pubblico) e graffiti che oltre a citare il nome del proprietario della casa (Licinio), fanno pensare alla trasformazione della residenza in albergo.
|
appartamento del pianterreno del Caseggiato degli Aurighi (chiuso al pubblico) |
|
pitture dell'appartamento del pianterreno del Caseggiato degli Aurighi (chiuso al pubblico) |
Nell'angolo nord-ovest di questo appartamento vi è una grande
latrina comune.
|
latrina comune del Caseggiato degli Aurighi |
|
tracce d'intonaco sulle pareti e sulle volte della latrina comune del Caseggiato degli Aurighi |
Le due grandi sale poste sul lato orientale del caseggiato, erano forse ambienti commerciali che vennero poi ridotti successivamente con pareti aggiunte.
|
portico del Caseggiato degli Aurighi sul Cardo degli Aurighi |
Anche al doppio portico che correva sul lato meridionale del caseggiato (lungo il
Cardo degli Aurighi), furono aggiunte pareti divisorie.
_______
In uno spazio rimasto vuoto tra il
Caseggiato degli Aurighi ed un edificio adiacente fu costruito il cosiddetto
Sacello delle Tre Navate.
|
Sacello delle Tre Navate |
Anche se questo
sacello ha le caratteristiche di un
mitreo, sembra che fosse dedicato ad un'altra divinità, forse a Dioniso per i soggetti delle pitture.
Anche la datazione è incerta.
|
Sacello delle Tre Navate |
I pilastri in mattoni del portico del
Caseggiato degli Aurighi, chiusi da muretti, costituiscono la parete ovest del
sacello, mentre la parete orientale è in laterizio.
|
parete ovest del Sacello delle Tre Navate |
|
parete est del Sacello delle Tre Navate |
L'abside di fondo ha un
opus reticulatum in rosso e giallo.
Davanti all'abside è stato costruito un bancone sul quale vi è la base in marmo per una statua.
Davanti al bancone c'è un pavimento a mosaico geometrico bianco e nero.
Le pitture dei muri che allungano l'abside imitano il marmo.
|
abside del Sacello delle Tre Navate |
Il
sacello venne decorato due volte: la prima volta con fasce verdi, rosse e gialle su sfondo bianco e con piccoli pannelli con soggetti diversi, mentre il secondo strato di affresco, sempre su uno sfondo bianco con fasce verdi, rosse e gialle, aveva motivi floreali.
Lungo le pareti corrono i podi sui quali poggiano colonne in mattoni dipinte di rosso.
|
podi e colonne del Sacello delle Tre Navate |
Il pavimento è a mosaico bianco con un bordo nero, e nello spazio che precede all'abside vi è la rappresentazione di un altare con un fuoco, un maiale sacrificale, un coltello e un cratere.
Sempre tra i podi fu posta una vasca in muratura rivestita in marmo.
|
vasca tra i podi del Sacello delle Tre Navate |
A sinistra dell'ingresso del
sacello vi è una stanza in parte scavata, con funzione di cucina.
|
cucina attigua al Sacello delle Tre Navate |
Nell'ambiente c'è una panca in muratura con due nicchie, e un piccolo forno con apertura rotonda
|
forno della cucina |
|
panca con nicchie |
_______
Davanti al
Sacello delle Tre Navate si trova un altro
sacello in muratura costruito nel II secolo.
|
sacello |
Appartiene ad un edificio costituito da negozi.
L'ingresso è fiancheggiato da lesene in muratura, e sostiene un fregio e un timpano.
|
ingresso del sacello |
Nella camera quadrata con volta a botte vi è un podio lungo le pareti laterali e quella di fondo.
E' stato trovato all'interno un frammento di statua, forse di Dioniso.
Successivamente il santuario venne ampliato con l'aggiunta di altre stanze, davanti e a sinistra dello stesso.
_______
Le
Terme dei Sette Sapienti sono poste a nord del
Caseggiato degli Aurighi e a sud del
Caseggiato del Serapide.
|
Caseggiato del Serapide e Terme dei Sette Sapienti (visti da Via della Foce)
|
Queste terme non avevano quindi un diretto accesso dalle strade.
Dal
Caseggiato di Serapide si poteva accedere al vestibolo delle
terme, un ambiente provvisto di panchine.
|
vestibolo delle Terme dei Sette Serpenti |
Le terme prendono il loro nome da una sala con dipinti che ritraggono sette saggi greci vissuti nel VII secolo a.C. (in questo periodo in restauro e non accessibile al pubblico).
|
sala dei Sette Sapienti in restauro |
I nomi dei saggi e il loro luogo di origine sono riportati in greco accanto al loro ritratto: Solone di Atene, Talete di Mileto, Chilone di Sparta, Biante di Priene, Cleobulo di Lindo, Pittaco di Mitilene, Periandro di Corinto (i ritratti degli ultimi tre sapienti non si sono conservati).
I testi ironici scritti in latino si riferiscono a consigli per avere " buon funzionamento del corpo".
Sotto alle raffigurazioni dei sapienti sono dipinte teste di persone che sedevano ad una latrina comune.
Sulla volta della sala è rappresentata una figura in volo, anfore e il nome di un vino, il Falerno.
Probabilmente in origine questa sala era un "bar", che divenne successivamente un
destrictarium, un ambiente dove gli atleti si pulivano il corpo con lo strigile.
|
sala dei Sette Sapienti vista esternamente da est |
Alcune sale delle terme possono aver avuto in origine una funzione commerciale.
La grande sala rotonda forse è stato un
macellum, ovvero un mercato, che divenne poi un
frigidarium.
|
Sala rotonda delle Terme dei Sette Sapienti |
|
ingressi degli ambienti che circondavano la sala rotonda delle Terme dei Sette Sapienti |
|
bacino della sala rotonda |
La sala rotonda era coperta con una cupola.
Nel pavimento a mosaico in bianco e nero che la ricopre (12 m di diametro), di età severiana, sono rappresentate scene di caccia e motivi vegetali.
|
mosaico della sala rotonda delle Terme dei Sette Sapienti |
|
uno dei quindici cacciatori del mosaico della sala rotonda delle Terme dei Sette Sapienti |
|
cacciatore nel mosaico della sala rotonda delle Terme dei Sette Sapienti |
|
orso raffigurato nel mosaico |
|
tigre raffigurata nel mosaico |
|
preda raffigurata nel mosaico |
A sud della sala rotonda si trovano ambienti costruiti nel III secolo d.C.
Nel mosaico in bianco e nero del pavimento di un vestibolo è raffigurato un uomo nudo con la scritta IVLI CARDI H C E = "Qui si vede Iulius Cardo", forse il nome del custode delle
terme.
|
vestibolo delle Terme dei Sette Sapienti con mosaico di Iulius Cardo |
|
vestibolo delle Terme dei Sette Sapienti con mosaico di Iulius Cardo |
|
scritta sul mosaico del vestibolo |
La sala accanto era forse un
apodyterium (spogliatoio), oggi quasi tutta occupata dalla volta crollata.
|
un apodyterium delle Terme dei Sette Sapienti |
Due erano le sale del
tepidarium.
Nel pavimento a mosaico bianco e nero di una delle due sale sono rappresentati mostri marini, Nereidi ed Amorini.
|
mosaico del tepidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
Più a sud vi era il
calidarium, mentre ad est di queste stanze un corridoio di servizio.
|
tedidarium e calidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
calidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
Ad ovest di questa zona delle
terme, vi erano un corridoio e un
frigidarium con un grande bacino.
|
frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
Sulla parete di fondo di questa vasca è rappresentata Venere che esce dalle acque accompagnata da Amorini, pesci e crostacei.
|
affresco della parete di fondo del bacino del frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
particolare dell'affresco |
|
affresco della parete laterale del bacino del frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
rivestimento del bacino del frigidarium |
Negli ambienti adiacenti e nell'
apodyterium si conservano altri affreschi di epoca severiana.
|
ambienti del frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
affresco di un ambiente attiguo al frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
affresco di un ambiente attiguo al frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
particolare di un affresco di un ambiente attiguo al frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
particolare di un affresco di un ambiente attiguo al frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
affresco di un ambiente attiguo al frigidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
affresco con soggetti inerenti le terme nell'apodyterium delle Terme dei Sette Sapienti (nascosto dietro un pannello di metallo)
|
La parte più antica delle
terme, costruita durante il regno di Antonino Pio, si trova a sud-est dell'edificio, adiacente al
Caseggiato degli Aurighi.
|
sala di passaggio delle Terme dei Sette Sapienti con il Caseggiato degli Aurighi adiacente al calidarium |
|
ambienti riscaldati delle Terme dei Sette Sapienti |
Il
calidarium aveva tre vasche in nicchie coperte da volte a botte.
|
calidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
|
calidarium delle Terme dei Sette Sapienti |
A sud del
calidarium vi erano ambienti per il riscaldamento dell'aria.
|
ambiente per il riscaldamento dell'aria delle Terme dei Sette Sapienti |
Dalle
Terme dei Sette Sapienti proviene la statua di
Igea conservata al
Museo Ostiense.
|
Igea (Museo Ostiense) |
_________
Come già detto a nord le
Terme dei Sette Sapienti confinavano con il
Caseggiato di Serapide, e il passaggio tra i due edifici avveniva tramite un ingresso riccamente decorato con un timpano e rilievi in stucco con ghirlande e bucrani.
|
passaggio tra il Caseggiato del Serapide e le Terme dei Sette Sapienti |
|
timpano del passaggio tra il Caseggiato del Serapide e le Terme dei Sette Sapienti |
|
particolare del passaggio con ghirlande e bucrani
|
L'edificio fu costruito in epoca adrianea.
|
lato occidentale del Caseggiato del Serapide |
Su
Via della Foce affacciano dei negozi e un vestibolo che introduce nel cortile porticato con alti pilastri ancora in parte intonacati del caseggiato.
|
negozi ed ingresso del Caseggiato del Serapide su Via della Foce |
|
pilastri del porticato del cortile del Caseggiato del Serapide |
Intorno al cortile vi sono altri negozi.
|
negozio intorno al portico del Caseggiato del Serapide
|
Sul lato sud-ovest del cortile si trova il piccolo ambiente di culto di epoca severiana dedicato a Serapide, che ha dato il nome al caseggiato.
|
sacello di Serapide |
Tra due pilastri si trova una nicchia nella cui parete di fondo trova posto l'immagine in stucco della divinità seduta su un trono.
|
sacello di Serapide |
Sulle pareti laterali invece son dipinti
Iside con un un sistro e
Iside-Fortuna con timone e cornucopia.
Vi è anche un altare in muratura.
|
altare del sacello di Serapide |
|
scale del Caseggiato del Serapide |
Sul lato est del cortile una scala conduceva agli appartamenti del piano superiore dell'edificio, dove oggi si può ammirare un bel panorama sulle rovine.
In un negozio del lato orientale del cortile fu istallata successivamente una calcara, nella quale sono stati trovati i ritratti di
Adriano e
Traiano, conservati nel
Museo Ostiense.
|
fornace |
|
forno della fornace |
|
Adriano (Museo Ostiense) |
|
Traiano (Museo Ostiense) |
_______
Siamo di nuovo su
Via della Foce per percorrere l'ultimo tratto verso il
Bivio di Castrum.
Lungo la strada s'incontra una
fila di negozi di epoca adrianea con scale che portavano al piano superiore.
|
fila di botteghe adrianee lungo Via della Foce |
Attraversando un corridoio tra i negozi si accede al cortile di un'
insula costituita a nord da due ali separate di piccole stanze usate come appartamenti o locali commerciali, e a sud da un edificio composto da due lunghe sale usate per stoccaggio.
|
cortile con insula |
Sul lato nord-ovest del cortile si trova un grande "
bar" con bancone fissato ad un pilone della stanza.
|
"bar"con bancone addossato ad un pilone |
Sul lato opposto del cortile vi è un
caseggiato con quattro stanze e una sala che, avendo dei bacini, probabilmente era un laboratorio.
Circondano il cortile dell'
insula (ad ovest, sud ed est), tre ali identiche di un
edificio di epoca traianea.
|
ala orientale e meridionale dell'edificio (visti da ovest) lungo il perimetro del cortile con al centro l'insula |
Al centro di ogni ala vi è un podio, al quale s'accede tramite pochi gradini, affiancato da lunghe sale.
|
ala meridionale dell'edificio con podio affiancato da lunghe sale |
Si pensa che sui podi avvenissero aste di merce custodita nelle sale adiacenti.
Nell'angolo sud-est dell'edificio vi era una latrina.
|
un podio dell'edificio |
_______
A sud di questo cortile, c'è una fila di
negozi con davanti un portico.
Costituiscono il lato nord di una piazza interna.
Nell'angolo est vi è collocato il piccolo
sacello di cui ho già parlato in precedenza.
Il lato occidentale della piazza interna è occupato da un edificio adrianeo e il lato sud da botteghe.
Sull lato orientale la piazza interna confina, partendo da sud, con degli
Horrea,
con un
caseggiato ad uso commerciale e con il
Tempio dei Fabri Navales (quest'ultimo già descritto nel post precedente perché aveva il suo ingresso sul
Decumano Massimo).
Gli
Horrea di epoca traianea hanno un ingresso sul
Cardo degli Aurighi, incorniciato da colonne e frontone in mattoni.
|
ingresso degli Horrea |
Accanto all'ingresso una scala portava al piano superiore.
Negli stipiti delle porte blocchi in travertino erano utilizzati per bloccare dall'interno gli interni: merci costose erano presumibilmente conservate in questo magazzino.
|
cortile degli Horrea con nicchia con mensole nel muro di fondo |
Varcato l'ingresso si poteva accedere al cortile che presentava una nicchia semicircolare nel muro di fondo.
Nella nicchia rimangono due mensole di travertino che dovevano sostenere colonne e trabeazione.
L
'edificio ad uso commerciale posto più a nord era di epoca traianea, e si componeva di grandi sale.
________
Rimangono da visitare gli ultimi edifici della lunga passeggiata tra le rovine dell'antica Ostia.
Un lungo
edificio ad uso commerciale nel quale si sono trovati alcuni bacini, un forno e frammenti di macchine fatte in pietra vulcanica, affacciava con tre negozi su
Via della Foce, dopo gli edifici precedentemente descritti.
Segue un cosiddetto
mercato, costituito da due file di stanze che si affacciano su un cortile con pavimento in
opus spicatum.
________
L'edificio seguente del II secolo a.C., rimaneggiato poi in epoca augustea, è la cosiddetta
Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte.
|
Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
Su
Via della Foce vi sono due negozi provvisti ognuno di un bacino.
|
negozi della Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
Un lungo corridoio conduce ad alcune camere della
domus, seguite da un cortile con portico, pavimento in
opus spicatum e pozzo in travertino.
|
corridoio della Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
|
ambienti della Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
|
tablinium della Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
|
cortile porticato della Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
|
pozzo in travertino del cortile della Domus del Mitreo delle Pareti Dipinte |
Le colonne del portico erano in tufo o in mattoni con capitelli in tufo, e in parte vennero sostituite da pilastri di mattoni.
Dietro al portico si trova un
tablinum con due colonne.
|
colonne d'ingresso al tablinium |
In una parte del portico e in una sala settentrionale della
domus è stato istallato un
mitreo, durante il regno di Marco Aurelio o di Commodo.
|
Mitreo delle Pareti Dipinte |
Un piccolo vestibolo introduce al mitreo, diviso in due sezioni da due brevi muri nei quali sono state ricavate due nicchie rivestite in marmo.
|
ingresso al Mitreo delle Pareti Dipinte |
|
interno del Mitreo delle Pareti Dipinte (visto dall'ingresso)
|
|
interno del Mitreo delle Pareti Dipinte (visto dal fondo)
|
Nel lato verticale dei
podia è stata ricavata una nicchia.
Un altare a gradini con nicchia nella parte superiore, e decorato in marmo, si trova nella parte posteriore del mitreo.
|
altare in muratura, altare in marmo e cippo del Mitreo delle Pareti Dipinte |
Davanti a questo altare in muratura vi è un altro altare in marmo composto da molti frammenti, e con rilievi che raffigurano
Mitra, Cautes e Cautopates.
Davanti all'altare vi è un pozzetto in marmo con coperchio.
Sulla parete destra vi sono dipinti che fanno riferimento ai gradi d'iniziazione: una figura femminile con uno specchio in mano e l'altra mano sulla testa (il
Nynphus), una figura maschile con il nimbo e la lancia (il
Miles), una figura maschile nuda con il nimbo e una torcia ardente (l
'Heliodromus), una figura maschile con berretto frigio che abbassa una torcia (
Cautopates).
|
dipinti della parete destra: Nynphus, Miles, Heliodromus e Cautopates |
|
Heliodromus e Cautopates |
Sulla sezione di parete più vicina all'ingresso invece si riconoscono quattro pannelli con figure probabilmente di iniziati (
Leones).
|
dipinti della sezione più vicino all'ingresso della parete destra: Leones |
|
particolare di un pannello degli iniziati (Leones) |
|
particolare di un pannello degli iniziati (Leones) |
|
particolare di un pannello degli iniziati (Leones) |
Sulla parete sinistra del mitreo i dipinti sono meno leggibili.
|
parete sinistra del mitreo |
...e qui finisce il mio lungo "viaggio" nel tempo e nei luoghi dell'antica Ostia!
www. ostia-antica.org
www.ostiaantica.beniculturali.it
Orari: ultima domenica di ottobre/15 febbraio 8.30/16.30
16 febbraio/15 marzo 8.30/17.00
16 marzo/ultimo sabato di marzo 8.30/17.30
ultima domenica di marzo/ agosto 8.30/19.15
settembre 8.30/19.00
1 ottobre/ultimo sabato di ottobre 8.30/18.30
lunedì CHIUSO
Il Museo apre alle 9.30
Costo: 8€
la prima domenica del mese
GRATIS
CONCLUSIONI
Stanchi?...sicuramente sì!
Ma
è naturalmente impensabile poter visitare in maniera approfondita gli
scavi di Ostia Antica in un unico giorno...a me sono serviti quattro
giorni interi!
Avevo visitato in passato questo sito archeologico
altre volte, cercando di concentrare la visita solo su percorsi
tematici, tralasciando un po' la visione d'insieme, che in questa mia
passeggiata ho voluto prendere invece in considerazione.
Chiaramente
solo chi abita a Roma, o viene in visita in questa città spesso, può
permettersi di dedicare così tanto tempo ad un solo sito.
Dedico
quindi questi lunghissimi post a cui ho lavorato strenuamente, a chi
come me vuole cogliere anche i particolari di ogni singolo edificio.
E' stato per me come mettermi nelle vesti affascinanti di un
Indiana Jones, e andare alla scoperta della vita quotidiana, privata e pubblica, di un'abitante di questa antica cittadina romana.
4 commenti:
Complimenti sperticati per l'improbo ed esaustivo lavoro. Frequento spesso il sito avendo la "fortuna" di abitare vicino (ho l'abbonamento annuale agli scavi) e nonostante questo la tua opera mi ha fatto scoprire alcuni particolari a me sconosciuti. Ancora brava
Grazie Davide per i tuoi complimenti e per il riconoscimento del faticoso lavoro di ricerca e condivisione. Sono felice che ti sia stato utile nella scoperta di nuovi perticolari...è un sito che richiede sicuramente più di una visita, essendo molto esteso e di grande interesse.
Che dire... Grazie! Sei grande
Grazie mille!
Posta un commento