lunedì 14 aprile 2025

Marrakech: i Giardini Menara

A poca distanza dalle mura di Marrakech (2,5 km), a 30 minuti a piedi da piazza Jemaa el Fna, si trovano quelli che sono conosciuti come i Giardini Menara (o Le Jardin de la Ménara).

viale d'ingresso dei Giardini Manara

I Giardini Menara sono i giardini più antichi dell'Occidente Mussulmano. Furono infatti realizzati nel XII secolo, sotto la dinastia degli almohadi. Vennero fatti costruire nel 1157 dal califfo Abd Al-Mu'min, a Ovest del suo palazzo e collegati a questo tramite un cancello distrutto insieme al palazzo nel XIII secolo.

Venne costruito un recinto e piantumato al suo interno un grande frutteto irrigato con l'acqua immagazzinata in un grande bacino.

bacino

bacino

Il bacino era alimentato da khettaras, canali sotterranei che ancor oggi portano l'acqua dalle sorgenti delle montagne dell'Atlante (poste a 30 km dalla città) fino a Marrakech.

montagne dell'Atlante all'orizzonte

La realizzazione dei giardini fu affidata a Hajj Ibn Yaich, scienziato e legislatore andaluso e autore del progetto della Koutoubia.

Inizialmente il bacino doveva avere una funzione militare oltre che la già citata funzione utilitaristica. Doveva infatti servire come luogo di riposo e piscina per le truppe di ritorno dal servizio militare. Inoltre il bacino veniva usato per addestrare i soldati almohadi ad attraversare a nuoto il Mediterraneo e conquistare l'Andalusia.

Il bacino misura 195 X 160m ed è poco profondo. E' posto sopra il livello del suolo per poter irrigare a gravità i giardini circostanti. In esso oggi nuotano numerose carpe.

contrafforti del bacino e suo livello rispetto al suolo

Sul lato Nord-Est del bacino si trova una vasca ornamentale ottagonale e un'antica fontana

vasca ottagonale con fontana

CURIOSITA': Una leggenda racconta che nel XII secolo Abu Bakr Ben Omar, il fondatore della città di Marrakech, avrebbe seppellito i suoi bottini di guerra sotto l'attuale bacino.

Sul bacino si affaccia un padiglione (o menzeh = faro) fatto costruire nel 1866 come residenza estiva dal sovrano alawita Sidi Muhammed Ibn 'Abdallahnel, sui resti di un padiglione più antico.

padiglione

Il padiglione (12 X 12 m) e il suo piccolo giardino sono recintati da un alto muro in adobe (mattoni di argilla, sabbia e paglia essiccati).

muro di cinta e ingresso al padiglione

muro di recinzione del padiglione e del suo giardino

L'edificio è ricoperto da un tetto piramidale con tegole verdi. Il padiglione, posto sul lato meridionale del bacino, è articolato su due livelli.

facciata rivolta verso il bacino

facciata del padiglione rivolta verso il giardino

portale d'ingresso al padiglione

finestre della facciata del padiglione decorate con motivi ocra

giardino del padiglione

giardino del padiglione

giardino del padiglione

Fregi a motivi geometrici policromi decorano l'interno e l'esterno dell'edificio, così come soffitti in legno dipinto e mosaici policromi (zellige).

Il piano terra era ad uso domestico e presenta un ambiente sorretto da quattro pilastri e un avancorpo a tre arcate rivolto verso il bacino. 

ambiente del piano terra del padiglione

ambiente del piano terra del padiglione

un'arcata dell'avancorpo rivolta verso il bacino

avancorpo del padiglione

soffitto al piano terra

soffitto al piano terra

soffitto al piano terra

Il piano superiore, accessibile tramite ripide scale nascoste, è dotato di una terrazza balaustrata che si affaccia sul bacino e poggia sull'avancorpo ad arcate sottostante.

scale d'accesso al piano superiore

ambiente del piano superiore

ambiente del piano superiore

ambiente del piano superiore

resti di decorazione a mosaico su una parete

porta in legno intarsiato e dipinto

arco in stucco dipinto

particolare della decorazione in stucco di un arco

decorazione di un soffitto di un ambiente al piano superiore

arco decorato di una finestra

arco di uscita sulla terrazza

terrazza balaustrata

L'arco che permette di accedere alla terrazza presenta una decorazione in pietra e un'iscrizione che riporta una citazione in onore del Profeta Maometto e la data 1286 dell'Egira (corrispondente all'anno 1869/1870).

scritta sull'arco della terrazza

La terrazza offre la possibilità di ammirare il bacino dall'alto.

panorama dalla terrazza
Si racconta che nel XVII secolo il sultano Moulay Ismail (soprannominato il "boia di cuori") avrebbe annegato nel bacino molte delle sue conquiste gettandole proprio da questa terrazza del padiglione.
I Giardini Menara erano inizialmente chiamati "buhayra" (= "piccolo mare") o "boustane", e poi successivamente "sahrij al Manara" in epoca saadiana. Il termine "Manara" = "faro" o "minareto" deriverebbe dall'asse che unisce il padiglione (menzeh = faro) alla Moschea Koutoubia (come si può ancora vedere dalla terrazza del padiglione stesso), o dal minareto della moschea.

asse tra i Giardini Menara e la Moschea Koutoubia

La popolazione locale e i turisti in cerca di relax visitano numerosi quest'area verde il cui aspetto attuale si deve alla dinastia alawita (XIX secolo) che restaurò e rimpiantò il giardino.

Oggi nei Giardini Menara, che ricoprono una superficie di 88 ettari, sono ancora coltivati alberi da frutta, palme da dattero e una quarantina di varietà di ulivi secolari piantati a griglia.

Giardini Menara

ulivi secolari

coltivazioni di ulivi vicino al padiglione

ulivi dei Giardini Menara

Giardini:

Orari: lunedì/domenica    8.00/18.00

Costo: GRATIS

Padiglione:

Orari: lunedì/domenica    9.00/17.00 

Costo: 50 MAD

CONCLUSIONI                                                                                                                           Anche se non metterei i Giardini Menara nella top ten dei siti da visitare a Marrakech, a chi avesse più giorni a disposizione per una visita della città proporrei di visitare questo luogo verde e rilassante, dichiarato nel 1985 Patrimonio Mondiale dell'Unesco. 


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