SITO TURISTICO www.parquesdesintra.pt
www.cm-sintra.pt
Il Palazzo da Pena si trova a Sintra nell'Estremadura, a circa 20km a nord-ovest di Lisbona.
Prende il suo nome dalla collina su cui sorge, dalla quale il panorama spazia sulla vallata sottostante.
Arroccato e immerso in una maestosa vegetazione, dalle forme e dai colori eccentrici, di esso si potrebbe parlare più di un castello che di un palazzo.
Il suo aspetto infatti ricorda un castello disneyano.
E' considerato una delle 7 meraviglie del Portogallo e insieme agli altri monumenti di Sintra è iscritto nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Il Palacio da Pena fu costruito tra il 1836 e il 1885 da Fernando de Saxe Coburgo-Gotha (conosciuto come Ferdinando II), consorte di Maria II di Braganza regina del Portogallo, in occasione delle loro nozze, come residenza reale estiva.
Dom Fernando II |
Dona Maria II |
La costruzione del Palazzo fu una riutilizzazione e trasformazione del Monastero di Nostra Signora da Pena, un convento di frati dell'Ordine di S.Geronimo, costruito da Manuel I nel XV secolo, divenuto una rovina dopo essere stato colpito da un fulmine e dopo il grande terremoto del 1755.
Il palazzo-castello fu progettato dal barone e architetto tedesco Ludwing von Eschwege.
Gli stili adottati per la costruzione furono il neo-gotico, il neo-manuelino, il neo-islamico, il neo-rinascimentale e il neo-barocco, che ebbero come risultato un complesso eclettico e stravagante, frutto di un'architettura romantica tedesca ispirata ai palazzi della Baviera (Ferdinando II era nato in Austria).
stile manuelino di una facciata |
Dopo aver percorso una salita nel verde del parco, ed aver passato l'arco d'entrata che ricorda una moschea, si varca un secondo arco d'ingresso con passaggio a volta e muri a bugnato, affiancato da torrette merlate.
arco d'entrata |
arco d'entrata |
arco d'ingresso |
Arco del Tritone con mostro marino |
chiostro del ex convento |
Si entra nella parte antica del convento geronimita preesistente, dove si conservano la Cappella e il Chiostro.
L'antico Chiostro del convento decorato con mudejar policrome e geometriche d'ispirazione ispanico-moresca, è in stile manuelino.
azulejos del chiostro |
chiostro manuelino |
secondo piano del chiostro |
sala da pranzo |
sala da pranzo |
camera da letto |
atelier di Dom Carlos |
stanza da bagno |
stanza da bagno |
La Cappella facente parte del vecchio convento è in stile manuelino, decorata con motivi naturali, con le armi reali, con sfere armillari, croci e le 5 ferite di Cristo.
Le piastrelle dai bordi verdi sono del XVI secolo.
Le piastrelle multicolori dei muri del transetto e del coro sono del XVII secolo.
Il mobilio del coro è del XVII secolo.
coro della Cappella |
soffitto della Cappella |
azulejos della Cappella |
particolare del muro della Cappella |
La Pala d'altare del XVI secolo, in marmo e alabastro, è stata realizzata in stile rinascimentale italiano da Nicolau Charentenne, architetto del Monastero dei Jeronimos di Lisbona.
In ognuna delle 15 nicchie della pala è scolpita una scena della vita di Cristo, con gli episodi della Morte e della Resurrezione nella parte centrale.
Una targa in latino dice che l'opera fu donata al monastero nel 1532 dal re Joao III.
Accanto alla Cappella si trova la Sacrestia.
Sacrestia |
Pala d'altare della Cappella |
bagno piastrellato |
Seguono una sala da bagno interamente piastrellata, la Camera da letto della Regina appartenuta prima a Ferdinando II e poi alla regina Amelia, un soggiorno con mobili di cartapesta e un salotto della famiglia in stile vittoriano.
camera da letto della regina |
particolare della decorazione della camera da letto |
salotto vittoriano |
Tra queste vi è anche la Sala araba con affreschi trompe l'oeil orientaleggianti.
I mobili del XIX secolo sono neogotici e indo-portoghesi.
Sala araba |
soffitto della Sala araba |
Sala araba |
Sala indiana |
Sala indiana |
La Grande Sala Reale o Sala da ballo, era al momento della nostra visita in rifacimento (fine dicembre 2012), priva di mobili ed in essa era allestito l'atelier di restauro.
Questa bella sala decorata con stucchi a motivi naturali, ha finestre con vetrate policrome e quattro statue di uomini a grandezza naturale con turbanti in testa che reggono dei candelabri.
I mobili sono del XIX secolo.
Grande Sala Reale |
statua-candelabro |
restauro di una finestra |
Questa camera era in origine destinata a Dom Ferdinando II e Dona Maria II, ma la morte della regina fece decidere a Dom Ferdinando di occupare gli appartamenti collocati nel vecchio monastero (descritti prima).
Cucine |
Cucina |
Cucina |
La visita degli interni del palazzo è terminata, ma prosegue all'esterno per salire su grandi e piccole terrazze dalle quali ammirare il panorama sottostante.
Il Palazzo è circondato da un lussureggiante parco all'inglese, ricco di vegetazione esotica, sequoie e cipressi, e nel quale è piacevole fare una passeggiata.
Per la sua bellezza è stato celebrato dal musicista Richard Strauss e dal poeta George Byron.
il parco |
Dal 1889 al 1908 il re Carlos I e la regina Amelia d'Orleans divennero i nuovi abitanti del Palazzo. Passò poi dal 1908 al 1910 al loro figlio il re Manuel II, dopo l'assassinio del padre e del fratello Luigi Filippo.
Orari: novembre/22 marzo 10.00/18.00
23 marzo/ottobre 10.00/19.00
Costo 13,50€ parco + palazzo
6€ parco
10€ parco + chalet
22€ Palacio da Pena + Paço Real de Sintra + Palacio de Queluz
3€ audioguida
Dal centro di Sintra si può raggiungere il Palazzo con una passeggiata in salita nel bosco (4,5km), con l'autobus 434 dalla stazione, o in macchina con parcheggio gratuito.
Dalla biglietteria poi si deve salire un'erta a piedi o con una navetta (2€ A/R).
La visita del palazzo e del parco dura circa 3 ore.
CONCLUSIONI
Dopo aver visitato il Paço Real nel centro storico di Sintra, non si può certo partire senza visitare anche questo palazzo-castello.
L'impressione di trovarsi nel mondo delle fiabe è quella che inizialmente si prova soprattutto visitando le strutture esterne, ma la ricchezza dei decori interni e l'arredamento dell'epoca sono molto interessanti.
Non si può certo negare una ricerca del bello e una certa genialità che proprietario ed architetto hanno messo nell'ideare un luogo dove più stili riescono ad amalgamarsi senza divenire troppo kitsch.
3 commenti:
Bello questo castello arabegiante.. effettivamente sembra uscito da una favola, o da un cartone animato!
raffaella...i tuoi racconti sono molto belli,precisi e dettagliati.
Grazie per ciò che ci racconti
grazie, i vostri complimenti sono sempre graditi, e mi danno l'entusiasmo per continuare a raccontare.
Posta un commento