Nel sud-est dell'Orne, nella regione francese della Bassa Normandia, si trova una zona molto verde, con colline, campi e foreste.
In questa zona, che prende il nome di Perche, si trovano le cittadine di Belleme e Mortagne-au-Perche.
BELLEME
SITO TURISTICO www.parc-natural-perche.frBelleme è una città circondata da una foresta demaniale che prende il suo nome, di faggi e querce, che trova posto nell'inventario del patrimonio dell'Unesco.
"Belisama" il suo antico nome gallico, significava "la più bella".
strada che attraversa la foresta demaniale di Belleme |
Belleme è stata una delle capitali della Contea della Perche.
Nel X secolo Yves ricevette l'ordine di difendere un bivio di due strade, una che veniva da Chartres e l'altra da Evreux, e che proseguivano per Mans.
I discendenti di Yves condussero il destino della città per due secoli.
Furono costruiti su uno sperone roccioso il primo castello e la prima chiesa in onore della Madonna, per ospitare le sepolture di Yves e di sua moglie.
Nel XI secolo fu costruito un nuovo castello sulla parte più alta dello sperone, con mura munite di torri e di due porte.
Sono i Talvas, discendenti di Yves, i signori dell'epoca.
Nel 1113 Henri Beauclerc, re d'Inghilterra, e Luigi VI, re di Francia, imprigionarono il signore di Belleme e gli confiscarono i beni.
Nel 1115 prese il suo posto Rotrou, figlio del sovrano inglese.
Ha così inizio la storia della Contea di Perche.
Nel 1226 finita la dinastia la Contea passa al re di Francia S.Luigi e a sua madre Bianca di Castiglia, che assediano Belleme nel 1229 durante la rivolta dei Baroni.
Durante la guerra dei 100 anni la città viene distrutta e occupata più volte dagli Inglesi.
Nel 1685 viene costruito il primo tempio protestante per accogliere i seguaci nobili e commercianti.
porta di Belleme |
La città era circondata da mura e fossati difensivi.
Le mura della città avevano una circonferenza di 800 m. e due porte.
Una delle porte ancora visibile aveva saracinesca e sala delle guardie, trasformata successivamente in magazzino per il sale. L'altra porta fu distrutta nel 1777.
L'antica cappella di St-Santin del 960 è il più antico edificio religioso della Perche.
Ha un'architettura romanica che presenta anche una cripta.
E' possibile visitarla solo durante le Giornate del Patrimonio.
Lungo le vie della città entro le mura s'incontrano bei palazzi e residenze del XVII/XVIII secolo, di notabili e ricchi commercianti. Le facciate di questi edifici hanno portali importanti e balconi in ferro battuto.
tra essi spicca la casa del Governatore e un'antica scuola.
L'Hotel de Ville è del XVII secolo.
casa del governatore |
La chiesa di S.Salvatore è stata costruita nel XVI secolo in stile classico sulle fondamenta di un primo edificio religioso in stile romanico del XI secolo.
ha subito numerosi rimaneggiamenti.
La facciata presenta le statue dei 4 evangelisti.
Il tetto ha una cupola di copertura con lanterna.
La chiesa ha una forma rettangolare con abside a tre lati.
L'altare maggiore è in marmo bianco e marmo nero.
Sulla sua base bianca e oro un bassorilievi raffigura l'Ultima Cena.
Un tabernacolo in legno ha colonnine e statue.
Un retabolo con 6 colonnine porta un bassorilievo con angeli. Nel frontone vi è un Cristo risorto e nel centro vi è una Trasfigurazione.
La navata mostra 8 cappelle laterali.
Una delle cappelle laterali della navata è dedicata ad Aristide Boucicault, inventore del commercio moderno che ha creato a Parigi il magazzino "Bon Marché".
Le vetrate sono del XIX secolo, il pulpito del XVIII secolo. Il fonte battesimale è del 1684.
Orario: 9.00/18.00
Peccato, perché i proprietari erano stati molto gentili e la dimora era veramente molto bella.
Abbiamo cenato in due località vicine a Belleme suggeriteci dai proprietari della nostra chambres d'hotes.
RISTORANTE LA CROIX D'OR
www.lacroixdor.free.fr
6 rue de la Herse
02 33 83 80 33
61400 Le Pin la Garenne
GIUDIZIO
Questo ristorante si trova a Le Pin la Garenne, in un piccolo borgo a pochi chilometri da Belleme.E' posto di fronte alla chiesa di St-Barthélémy del XV secolo dal bel portale.
chiesa di St-Barthélémy |
portale della chiesa |
E' un ristorante gastronomico con tendenza verso la cucina tradizionale normanna.
I piatti sono eleganti e composti da ingredienti locali.
L'edificio che lo ospita era un relais di posta del XVIII secolo.
ristorante "La Croix d'Or" |
La sala ristorante dai muri color arancio è accogliente, con un arredamento rustico con travi in legno, corbeille di fiori ed è riscaldato da un grande caminetto.
sala ristorante |
RISTORANTE LA MAISON D'ORBE
www.lamaisondhorbe.com
La grand Place
02 33 73 18 41
61360 La Perriere
ristorante La Maison d'Horbé |
GIUDIZIO
Un ristorante, una sala da thé, un brocante e una galleria posti in un unico ambiente.Un'atmosfera accattivante, ricca di fascino e di oggetti d'epoca, cosy e datati.
Si può cenare in questa casa del XVII secolo di questo borgo di artisti, e poi comprare parte dell'arredo che compone le due piccole sale di questo posto eclettico.
sala ristorante |
sala ristorante |
Molto buoni anche i dolci.
L'unica nota dolente sono i cani della casa che circolano liberamente tra i tavoli...non proprio il massimo dell'igiene per quel che mi riguarda, ma c'è chi non ci fa molto caso.
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Ad una ventina di chilometri da Belleme si trova Chapelle-Montligeon.
Il nome di questo villaggio allude ad una legione romana che era accampata sulla sommità della collina: "Mons Legionum" in latino, "Mont de la légion" in francese.
Questa località è nota per la chiesa Nostra Signora della Liberazione delle Anime del Purgatorio, elevata al grado di basilica minore nel 1928.
basilica di Montligeon |
facciata con scala monumentale |
Da allora la chiesa è meta di pellegrinaggio.
La basilica è anche chiamata la "Cattedrale nei Campi" perché per le sue grandi dimensioni è visibile anche da lontano in mezzo alla campagna.
E' lunga 74 m, larga nel transetto 32 m e i due campanili che inquadrano la facciata sono alti 60 m.
panorama dalla basilica |
terrazza della basilica |
E' stata costruita tra il 1896 e il 1911 in stile neogotico.
La facciata è preceduta da scale monumentali d'accesso con una terrazza dalla quale si può ammirare il panorama della vallata.
navata con coro |
navata con organo |
La pianta è a croce latina.
L'altare maggiore è composto da 933 pezzi di marmo di Carrara e pesa 32 tonnellate.
Un bassorilievo rappresenta la Sepoltura di Cristo, la Resurrezione e la vita della Vergine.
altare maggiore con la statua della Vergine |
E' alta 3,70 m e pesa 13 tonnellate.
Insieme alla Vergine sono raffigurate due figure femminili che rappresentano le anime del Purgatorio.
Il diadema della Vergine è formato dalla replica dei gioielli dati in dono dai fedeli.
pavimento a mosaico |
pavimento a mosaico |
Il pavimento della chiesa è coperto da 1400 m² di mosaico.
Nel transetto sud vi è un mosaico murale dedicato a S.Giuseppe protettore dei lavoratori e delle famiglie, e patrono della buona morte.
Nel transetto nord il suo mosaico murale è dedicato al Sacro Cuore.
mosaico murale con S.Giuseppe |
mosaico murale del Sacro Cuore |
vetrate della basilica |
Le vetrate sono del XX secolo e mostrano una ricerca simbolica dei colori.
Nel transetto sud sono di colore rosso, oro arancio e rappresentano l'Apocalisse e il Giudizio Universale.
Quelle del transetto nord sono verdi, viola e oro e raffigurano la Redenzione.
Quella della navata sono in stile classico e rappresentano la vita dei Santi, degli Apostoli e dei Profeti.
www.montligeon.org
Orario: 8.00/19.00
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Nelle vicinanze di Belleme si trova un'altra località religiosa interessante, l'abbazia di Soligny la Trappe.
Questo luogo era in origine proprietà di Rotrou III conte di Perche, il quale volle costruire qui un oratorio dedicato alla Vergine, in memoria del disastro marittimo del 1120 in cui morirono 300 Inglesi, tra i quali anche sua moglie Matilde, figlia naturale del sovrano inglese.
entrata al monastero |
chiesa abbaziale |
Accanto all'oratorio il conte fece erigere nel 1140 un monastero, in cui s'istallarono monaci cistercensi.
Dopo un secolo di prosperità scoppiò la guerra dei 100 anni.
In queste prossimità si scontrarono Francesi e Inglesi; i monaci scapparono e il monastero fu saccheggiato e bruciato nel 1379 e nel 1465.
Dopo la guerra il monastero fu ricostruito, ma l'abate era designato dal re, ovvero era un abate commendatario, che curava gli affari finanziari del convento e non quelli spirituali.
Ciò portò la comunità a non avere più una guida religiosa, e a un declino dei principi religiosi che l'ispiravano.
Poi divenne abate commendatario Armand-Jean le Bouthillier de Rancè, il figlioccio di Richelieu.
Dopo la scomparsa di una persona a lui cara, divenne un abate regolare instaurando una regola stretta e facendo dell'abbazia de la Trappe uno dei monasteri più ferventi.
Quando arrivò la Rivoluzione alcuni monaci morirono martiri, mentre altri andarono in esilio e divulgarono la loro regola in Europa.
Quando nel 1815 ritornarono a Le Trappe l'abbazia era una rovina.
Così la ricostruirono in stile neo-gotico.
complesso monastico |
Tra le abbazie fondate dai monaci trappisti c'è anche quella delle Tre Fontane a Roma.
www.latrappe.fr
Orario: 10.30/12.00 14.45/17.45
luglio/agosto 10.30/12.00 15.00/18.30
edifici abbaziali e chiostro del XIII secolo non si visitano.
La domenica e i giorni festivi alle 10.30 si può assistere alla Messa con canti gregoriani, molto suggestivi.
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MORTAGNE-AU-PERCHE
SITO TURISTICO www.ot-mortagneauperche.fr
UFFICIO TURISTICO 36 place du Général de Gaulle
L'origine del nome di Mortagne-au-Perche sembra derivare dalla parola "Mauritania", vale a dire uno stazionamento di un'unità maura dell'armata romana nel Basso Impero.
Un'altra ipotesi avvalora la tesi che il nome derivi dal latino "morte-agne" ovvero "acque-morte".
centro di Mortagne-au-Perche |
Questa città pittoresca ha strade pavimentate, case una vicina all'altra a formare grappoli, dai tetti di tegole rosse e brune, con lucernari e finestre rococò.
Numerosi sono anche i palazzi del XVI/XVIII secolo con balconi in ferro battuto o torrette.
via di Mortagne-au-Perche |
palazzo antico |
Mortagne-au-Perche ha la particolarità di avere 27 quadranti solari, di cui 7 visibili.
casa con torretta e quadrante solare |
Delle antiche mura andate distrutte, ancora si può vedere la Porta St-Denis del XII secolo.
Porta St-Denis |
Rappresenta le ultime vestigia del forte di Ognissanti.
Nel XVII secolo ad essa si aggiunse una galleria rinascimentale.
Il suo primo piano ospita il Musée Pecheron.
Porta St-Denis con entrata al Musèe Pecheron |
Mortagne-au-Perche è stata la città favorita dei conti di Perche e delle loro mogli:
Mahaut di Baviera che fondò la Collegiale di Ognissanti; Maria d'Armagnac moglie del "Duca Gentile", compagno d'armi di Giovanna d'Arco; Margherita di Lorena che con suo marito René di Alençon costruirono la chiesa di Notre-Dame e il Convento di S.Francesco.
Della Collegiale di Ognissanti distrutta durante la Rivoluzione, rimane sola la cripta di St-André.
La cripta a due navate in stile gotico, è stata dedicata a S.Andrea perché fu costruita con i proventi provenienti dalla fiera che prendeva il nome del Santo, che si teneva il 30 novembre.
chiesa di Notre-Dame |
L'aspetto gotico fiammeggiante lo deve al XVI secolo.
La torre con cupola in ardesia fu aggiunta nel 1535, ma bruciò nel 1887.
Restaurata male, la torre crollò nel 1890.
"Porta dei Conti" della chiesa di Notre-Dame |
La chiesa presenta il portale nord denominato "Porta dei Conti" in stile gotico fiammeggiante, con foglie scolpite.
navata della chiesa |
coro con pulpito e stalli |
Nel suo interno le volte presentano pendenti.
Belli gli stalli e la boiserie del XVIII secolo, il pulpito in legno e le vetrate dalla Rinascenza al XX secolo.
Orario: 9.00/18.00
volte con pendenti |
vetrata della chiesa |
La Casa Enrico IV del XVI secolo sembra aver ospitato il "Vert Galant", come veniva soprannominato questo re per la sua "intraprendenza", nonostante fosse in età avanzata.
boudin noir |
Ma Mortagne-au-Perche è conosciuta per il suo BOUDIN NOIR, ovvero per il "sanguinaccio": sangue e grasso d maiale con cipolla.
Ogni anno il terzo weekend di marzo si tiene in città la FIERA DEL BOUDIN, che richiama turisti e 150 produttori con il suo concorso per il "sanguinaccio più buono" e per il "più grande mangiatore di boudin"
Esiste anche un "Confraternita dei Cavalieri del Boudin". I nuovi aderenti giurano di "mangiare il boudin una volta alla settimana" e si fanno cantori e promotori di questo prodotto tipico.
www.foireauboudin.free.fr
CONCLUSIONI
La campagna del Perche rivela oltre ad un aspetto bucolico, inattesi e insoliti lati religiosi e gastronomici.
Ne sono testimoni questi borghi antichi di storia.
Sacro e profano, naturalistico e storico, sono gli spunti che caratterizzano questo breve viaggio in una zona davvero molto bella.
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