Il Oudayas, Musée National de la Parure è un museo dedicato al tema della "parure", importante aspetto culturale marocchino.
.jpg) |
Oudayas, Musèe National de la Parure |
Il museo è ospitato in un palazzo storico, costruito tra il 1672 e il 1694, posto all'estremità Ovest della Kasbah des Oudayas a Rabat.
.jpg) |
ingresso al museo |
Il palazzo, costruito come residenza del sultano Moulay Ismail durante la sua permanenza a Rabat, e abitato dal figlio Moulay Ahmed Eddahbi, governatore della regione di Rabat-Salé, è una costruzione quasi quadrata dotata di un grande patio a cielo aperto circondato da grandi ambienti rettangolari e piccole dispense.
 |
pianta del palazzo/museo e del giardino |
Il palazzo è decorato con pietra, stucco, zellige e legno con motivi geometrici e floreali.
.jpg) |
pavimento a zellige |
.jpg) |
decorazione in stucco di una finestra |
Nel 1917 il palazzo fu restaurato e divenne un museo etnografico sulla produzione artigianale marocchina. Nel 2006 poi è stato trasformato in un museo della gioielleria che oggi porta il nome di Oudayas, Musée National de la Parure.
Le esibizioni permanenti del museo sono articolate in 5 sale.
Nella Sala I si può percorrere l'evoluzione storica della parure e il processo di fabbricazione.
Nella preistoria si usavano pitture corporali e materiali di origine animale (conchiglie, gusci di uovo di struzzo, ossa e denti, pietre e avorio).
Sono esposte parure preromane (fenice con influenze della penisola iberica e mauritane), romane (I/III secolo d.C.) con pietre associate all'oro, e islamiche di epoca medievale.
.jpg) |
parure del periodo preromano |
.jpg) |
parure del periodo romano |
.jpg) |
parure del periodo medievale |
I gioielli sono stati realizzati con diversi materiali: bronzo, piombo, oro, argento, pasta di vetro, pietre preziose, perle e corallo. I materiali impiegati avevano un valore estetico, economico e sociale.
Sono esposte collane con perle di diversi materiali, portafortuna, spille, monete in oro e argento.
Le tecniche di realizzazione dei monili sono divenute nel tempo sempre più raffinate (filigrana, granulazione, incisione). Sono esposti arnesi per la produzione dei gioielli.
.jpg) |
forme per la realizzazione dei gioielli |
.jpg) |
crogiolo e forme per realizzare gioielli |
.jpg) |
arnesi per la realizzazione dei gioielli |
.jpg) |
arnesi per la realizzazione dei gioielli |
I gioielli marocchini si dividono principalmente in urbani (realizzati essenzialmente in oro e argento) e rurali (realizzati in argento)
I maggiori centri della produzione della parure urbana sono Tangeri, Tetouan, Chefchaouen, Nador, Fes, Meknes, Rabat-Salé, Casablanca, Essaouira, Marrakech. I maggiori centri di produzione di gioielli rurali Amazigh sono soprattutto Tiznit, l'Anti-Atlante, l'Alto-Atlante e le regioni del Rif.
Tra gli oggetti più importanti esposti vi è una parure costituita da conchiglie perforate scoperta nelle grotte di Bizmoune ad Essaouira. Sono considerati i più antichi ritrovati al mondo (142.000/150.000 anni - medio paleolitico).
.jpg) |
parure di conchiglie di Bizmoune (142.000/150.00 anni fa - Essaouira) |
In una piccola saletta attigua alla prima sala sono esposti gli accessori da portare all'Hammam: tassa (vaso di rame con lungo manico per attingere l'acqua e versarla sul corpo), mhekka (pomice in terracotta per rimuovere le cellule morte della pelle), sapone nero, ghassoul (argilla per detergere pelle e capelli), souak (corteccia di noce per pulire i denti), henné, khol, oli, profumi, raschietti, scarpe su tacchi per non scottarsi i piedi, cofanetti in argento o pelle, machta (pettine) e specchi.
La Sala II è dedicata alla storia del costume marocchino.
.jpg) |
Sala II |
Il costume cittadino per uomini, donne e bambini era il caftano, una veste a forma di T che nasconde le forme. Poteva essere di velluto, seta o broccato. Aperto sul davanti, era fermato con una cintura (hzam o mdema). Era decorato con una treccia di seta (sfifa), chiuso da bottoni (aakad).
In Marocco vi sono cinque scuole di produzione del caftano: Fes (dal taglio più dritto e dalle maniche meno larghe, realizzato con stoffe raffinate e decorato con fili d'oro), Tetouan (molto svasato, ricamato con motivi a "pugnale"), Oujda (con davanti corto, maniche strette e un dietro ricamato), Rabat-Salé (con maniche più o meno larghe, realizzato in velluto rosso, verde o blu/violetto) e Marrakech (con ricami floreali nella parte bassa).
.jpg) |
caftano di Fes |
.jpg) |
caftano di Tetouan |
.jpg) |
caftano di Oujda |
.jpg) |
caftano di Marrakech |
.jpg) |
caftano di Rabat-Salé |
Il costume rurale femminile era l'haik. Nelle regioni montagnose portano il lizar che avvolgono su tutto il corpo (tranne viso e braccia), coperto dalla hendira (coperta/mantello) di lana.
.jpg) |
costumi rurali femminili |
.jpg) |
costume femminile di Jbala (XX sec. - Nord Marocco) |
Il costume rurale maschile è il jellaba, ampio e con cappuccio. Nel Sud del Marocco si porta un grande camicione blu (deraa).
Differenti sono i vestiti portati dalle donne marocchine di origine ebraica.
.jpg) |
costume femminile ebraico |
Nelle vetrine di questa sala sono esposte anche borse, cinture e calzature (le babouches cittadine a punta, quelle rurali con la punta arrotondata).
.jpg) |
calzature cittadine |
.jpg) |
borse e cinture |
.jpg) |
calzature rurali |
.jpg) |
calzature rurali |
Da questa sala si passa nel patio del palazzo, un tempo a cielo aperto, oggi coperto da una copertura trasparente. E' riccamente decorato da zellige.
.jpg) |
patio del palazzo
|
.jpg) |
patio del palazzo
|
.jpg) |
patio del palazzo |
Al centro del patio vi è una fontana in marmo come da tradizione.
.jpg) |
fontana in marmo del patio |
Intorno al patio vi sono due sale a forma rettangolare e due spazi aperti e sopraelevati dove sono esposti alcuni mobili o elementi architettonici in legno.
.jpg) |
soffitto in legno dipinto (XIX sec.) |
.jpg) |
cassone da matrimonio (Fes/meknes - XIX sec.) |
.jpg) |
sedia da matrimonio (XIX sec.) |
.jpg) |
sandouq (cassone da matrimonio - Rabat - XIX sec.) |
.jpg) |
cofanetto (Rabat - XIX sec.) |
.jpg) |
armadio (Rabat - XIX sec.) |
.jpg) |
sandouk (cassone da matrimonio - Chefchaouen - XIX sec.) |
.jpg) |
sedia da matrimonio (XIX sec.) |
La Sala III, che s'affaccia sul patio, è dedicata alla parure maschile e alle bardature.
.jpg) |
Sala III |
Sulla parete di fronte all'ingresso vi è una riproduzione di un'opera d'arte di Jacques Majorelle.
.jpg) |
opera di Jacques Majorelle |
Gli accessori dell'abbigliamento degli uomini erano un'affermazione del rango sociale.
.jpg) |
abiti e accessori maschili |
Le armi costituivano gli elementi d'apparato degli uomini: fucili del Nord, fucili del Sud, accessori come il raccoglitore di preghiere (dalil-al-khayrat), il corno e la bottiglia della polvere da sparo, sciabola, pugnale (khanjar).
.jpg) |
armi bianche |
.jpg) |
fucili |
.jpg) |
armi, scatole e bottiglie per la polvere da sparo... |
I gioielli maschili si limitano agli anelli, ma vi sono anche tabacchiere, scatole per la preghiera e cappelli.
Una vetrina della sala mostra oggetti inerenti la Tbourida, la rappresentazione equestre nata nel XVI secolo che simula una parata militare arabo-amazigh.
La truppa chiamata Sorba è composta da un numero dispari di cavalieri (15/25) allineati con al centro il capo (Mokaddem o Allam). Dopo il saluto (Hadda) la truppa entra in pista al trotto e realizza un maneggio delle armi acrobatico, poi parte al galoppo e fanno un tiro col fucile a vuoto in maniera sincronizzata.
.jpg) |
sella e abito con accessori da Tbourida (XIX sec.) |
Durante questa rappresentazione i cavalieri delle diverse truppe indossano abiti d'epoca secondo la regione di provenienza: turbanti, abiti drappeggiati, babouches, un piccolo libro del Corano e un'antica spada araba. Anche il cavallo è drappeggiato con ornamenti tradizionali.
Dal patio, salendo pochi scalini, si raggiunge la Sala IV dedicata alla parure amazigh.
 |
scala d'accesso alla Sala IV |
.jpg) |
Sala IV |
.jpg) |
Sala IV |
.jpg) |
soffitto in legno della Sala IV |
In questa sala sono presenti bijoux amazigh della collezione personale di Sua Maestà il re Mohammed VI.
I gioielli femminili comprendono parure per la testa (tra cui corone da matrimonio dette taj), orecchini, collane à pendentifs (lebba) arricchite da pietre preziose, usate durante le cerimonie come fidanzamento o matrimonio, collane-pettorali, fibbie, bracciali in oro e argento (shems u qamar = "Sole e Luna"), anelli e cavigliere.
Vi sono differenze di materiali e fattura tra i gioielli cittadini e gioielli rurali.
I gioielli rurali, trasmessi da madre in figlia, sono prodotti negli atelier dell'Anti-Atlante (Tiznit, Idda o Nadif), esclusivamente in argento, con diverse tecniche. Questi gioielli hanno una funzione simbolica ed estetica.
.jpg) |
a sinistra: gioielli del Rif / a destra: gioielli del Medio Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli dell'Alto Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli dell'Alto Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli dell'Alto Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli dell'Alto Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli dell'Alto Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli dell'Alto Atlante (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
gioielli del Sud-Est |
.jpg) |
gioielli del Sud-Est |
.jpg) |
gioielli del Sud-Est |
.jpg) |
gioielli del Sud-Est
|
In due parti semicircolari della sala sono esposte su manichini le parure delle varie regioni di produzione dei gioielli rurali..jpg) |
esposizione parure |
.jpg) |
esposizione parure |
.jpg) |
parure del Rif |
.jpg) |
parure del Medio-Atlante |
.jpg) |
parure del Medio-Atlante |
.jpg) |
parure dell'Anti-Atlante (Ebrea di Tiznit) |
.jpg) |
parure dell'Anti-Atlante (Tiznit) |
.jpg) |
parure dell'Anti-Atlante Est |
.jpg) |
parure dell'Anti-Atlante Ovest |
.jpg) |
parure del Sud-Est |
.jpg) |
parure del pre-Sahara |
.jpg) |
parure del Sahara marocchino |
Tra i manufatti esposti vi sono le cosiddette mani di Fatima (Khamssa) create per le donne mussulmane ma anche ebree, cittadine e anche rurali.
.jpg) |
mani di Fatima |
.jpg) |
mani di Fatima |
.jpg) |
mani di Fatima |
Le mani di Fatima corrispondono nella numerologia al numero 5 che sarebbe un veicolo di fortuna cacciando il malocchio. Sono state trovate anche come raffigurazione sulle grotte preistoriche come simboli protettori del luogo oltre che della persona. Sono decorate con motivi floreali, o sovrapposte ad altre forme come uccelli, spicchi di luna, pugnali, lucertole, stelle, aquile.
Importanti tra gli ornamenti femminili della donne marocchine sono le fibule (fibbie) che servono a fermare le stoffe intorno al corpo.
.jpg) |
fibule |
.jpg) |
fibule |
Già nelle pitture rupestri preistoriche dell'Alto e Anti-Atlante vi sono rappresentate le fibule. Fabbricate in tutte le regioni del Marocco, prendono nomi diversi a seconda della zona. Alcune fibule sono composte da due parti: una funzionale e l'altra estetica.
Ritornati nel patio, si può accedere alla Sala V dedicata ai principali centri di produzione dei gioielli urbani.
I gioielli cittadini sono generalmente in oro o argento dorato e sono realizzati con tecnica più elaborata e più raffinata. Sono realizzati nei grandi centri urbani: Rabat-Salé, Fes, Meknes, Marrakech, Essaouira, Tangeri, Tetouan. Hanno motivi floreali o geometrici, e sono arricchiti con pietre preziose.
.jpg) |
sposa di Rabat (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Rabat (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Rabat (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Fes con lebsa del johar ( = vestito di perle - XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Essaouira e Marrakech (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Essaouira e Marrakech (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Essaouira e Marrakech (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Essaouira (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Tetouan (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Meknes (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Meknes (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Tetouan (Chedda Tetouania - XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Tangeri (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Fes |
.jpg) |
parure di Fes |
.jpg) |
parure di Rabat-Salé (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Rabat-Salé (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
parure di Rabat-Salé (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa di Rabat con cuffia cerimoniale chiamata touqida (XIX/XX sec.) |
.jpg) |
sposa ebrea marocchina con lebda el kbira (grande veste) |
Nella parte Nord-Est del palazzo si trova l'hammam composto da due sale (la sala calda e la sala fredda) e decorato con zellige.
.jpg) |
hammam |
.jpg) |
decorazione a zellige dell'hammam |
.jpg) |
soffitto a cupola con fori per eliminare il vapore e illuminare l'ambiente |
Orario: mercoledì/lunedì 10.00/18.00
martedì CHIUSO
Costo: 60 MAD
https://fnm.ma/musees-ouverts/oudayas-musee-national-de-la-parure-rabat
CONCLUSIONI Durante la nostra permanenza in Marocco abbiamo avuto l'occasione di essere più volte a Rabat, la capitale marocchina, e per nostro interesse o per portare in visita parenti e amici, abbiamo visitato diverse volte il Oudayas, Musée National de la Parure, anche durante un'interessante mostra del gioiello italiano intitolata "Diva". Ogni volta sono rimasta impressionata dalla bellezza dei manufatti esposti, dalla raffinatezza della loro fattura e dalla diversità regionale che sottolinea la ricercatezza e la fantasia della loro realizzazione. Definirei questo museo un vero "bijou"!
Nessun commento:
Posta un commento